Viaggiando tra i simboli della prima sezione del Triptych of Malice: 'Inferno'.

“Inferno” è il primo quadro del Trittico della Malizia, che offre un’esplorazione intensa delle emozioni umane e delle dinamiche sociali. Questo dipinto invita lo spettatore a immergersi in un regno infernale dove l’invidia prospera, la competizione è feroce e la collaborazione scarsa. In questa rappresentazione artistica, si mostra una vivida varietà di creature simboliche di diversi aspetti della natura umana, ciascuna impegnata a lottare per la supremazia in mezzo al caos. La profondità di significato racchiusa in “Inferno” lo rende un soggetto che merita un’analisi dettagliata.

10/15/20242 min leggere

Decodificando i simboli di  “Inferno”

Il simbolismo in “Inferno” è profondo, con ogni creatura ed elemento accuratamente plasmato per rappresentare verità non immediatamente accessibili sul comportamento umano. Le creature raffigurate incarnano spesso diversi vizi che, se lasciati incontrollati, conducono all’autodistruzione.

In questo contesto infernale, l’assenza di collaborazione gioca un ruolo cruciale. Più questi esseri si rifiutano di cooperare, più si avvicinano all’autodistruzione. Si tratta anche di una riflessione sulla società contemporanea, in cui l’individualismo spesso oscura la forza dello sforzo collettivo. La competizione tra queste creature genera un ciclo incessante di invidia e conflitto, erodendo infine ogni possibilità di unità.

I simboli intricati riflettono una narrazione che risuona con le complessità della natura umana e delle dinamiche sociali. Interagendo con quest’opera, intraprendiamo un viaggio che ci spinge a ripensare il modo in cui ci relazioniamo gli uni con gli altri in un mondo sempre più individualista. Le lezioni racchiuse in “Inferno” vanno ben oltre la tela, sfidandoci a trovare armonia nel mezzo del caos.

LE MALELINGUE

L’invidia sta nel fondo dell’inferno. Si nutre di paure, pregiudizi e del veleno sottile del pettegolezzo. Il pettegolezzo è come una lenta tessitura corale — un lavoro di maglia delicato fatto da molte piccole mani e molti volti nascosti. Cresce silenzioso, alimentato da parole sussurrate che passano di bocca in bocca, alimentando il fuoco dell’invidia sotto la superficie. 

Sorrisi Falsi

I sorrisi falsi, simili a volti dipinti da clown, celano le emozioni dietro una facciata di allegria, nascondendo i veri sentimenti interiori.


STANDARD DI BELLEZZA

Fin da quando eravamo bambine, siamo state circondate da immagini di donne perfette, bambole carine, abiti da fiaba. Standard di bellezza a cui dovevamo conformarci, standard che soffocano le nostre vere inclinazioni. Alcune bambole-demoni nel mio inferno femminile.

THE GOLA DELLA CUPIDIGIA

Più hai, più vuoi. Più vuoi, più ti manca. Mani afferranti che emergono dall'abisso più profondo: un luogo oscuro in cui non c’è nient’altro che desiderio ossessivo.

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Triptych of Malice: